Andrea & Diana                                                                    

Ricordo quando da bambino assistevo e partecipavo ai miei primi panighiria, a fianco di mia nonna o sulle spalle di mio padre. Reminiscenze infantili incancellabili. Con l’entusiasmo tipico dei bambini, che ancora oggi conservo, ammiravo le gesta di coloro che prendevano parte alle danze, quei cerchi umani che si aprivano e chiudevano magicamente. L’ossessivo suono della lira febbricitava le mie gambe e a nulla servivano gli inviti delle innumerevoli ed anziane zie a sedermi su una di quelle sedie che puntualmente portavano da casa per affrontare le lunghissime ore di festa.

Mia nonna, Panaiota Ganotaki, è originaria dell’isola di Rodi, per l’esattezza di Lindos, un incantevole paesino sul mare arroccato su una millenaria acropoli. Tra le tante cose, e non è un caso, era anche una virtuosa danzatrice.

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Nel corso della seconda guerra mondiale conobbe e sposò mio nonno, soldato italiano in missione sull’isola. Ricordo i racconti di mio nonno che preferiva mettere da parti le armi per corteggiare mia nonna portandole ogni mattina una bottiglia di latte o aspettandola puntualmente alla fonte della piazza. Dopo la nascita di mio padre e terminata la guerra, decisero di rimanere a vivere a Rodi ancora diversi anni. Partiti definitivamente per l’Italia, erano soliti ritornare in Grecia ogni anno per poi, una volta nato, coinvolgere anche me! Questo ha fatto sì che Rodi sia sempre stata la mia seconda casa!

Il legame che ho con la Grecia, in primis con Rodi, è quindi di natura “ancestrale” e, col passar degli anni, si è intensificato maggiormente fino a condurmi nel mondo delle danze. La passione per esse mi ha spinto ad approfondire e a conoscere in misura maggiore l’universo delle danze, non limitandolo alle danze isolane -soprattutto di Rodi- ma a tutta la Grecia. E così ho preso a viaggiare per la Grecia alla ricerca di feste tradizionali, di preziosi incontri umani e di corsi di specializzazione tra cui quello del Teatro di Danze Greche Dora Stratou di Atene che annovero come una delle esperienze più significative. A tutto ciò si è aggiunto inoltre un lavoro etnografico sul campo, frutto anche dei miei studi universitari.

Nel corso degli anni ho incontrato Diana, la mia attuale compagna di vita nonché di danze, che non ha minimamente indugiato ad affiancarmi e ad intraprendere questo lungo e meraviglioso viaggio. Insieme conduciamo corsi e stage di danze greche con la passione che ci accomuna, la voglia di trasmettere agli altri le nostre conoscenze e la consapevolezza che non si finisce mai di imparare…. Pame na xorepsoume!!

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Il Progetto

Nel 2003 abbiamo fondato il progetto “Opa Opa”. E’ un progetto che ruota intorno al mondo delle danze con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura greca. Ed è una sorta di grosso “calderone” ricco di idee e persone in carne ed ossa che lo rendono sempre vivo e dinamico.
Nel 2003 abbiamo proposto il primo corso di danze greche e da allora non ci siamo più fermati. Di sicuro mai con la mente. Progettare è una costante del nostro rapporto con le danze: dai grandi ai bambini, passando per scuole, associazioni e festival, raccontando il mito e inscenando spettacoli come Panigyiri, Paradosiakos Gamos e I Taverna con l’intenzione di lavorare sulle simbologie e i riti utilizzando i linguaggi della danza e del teatro. Attualmente organizziamo anche eventi per promuovere la cultura greca mediante seminari di danze e cucina, cinema e concerti musicali.
Nel portare avanti questo progetto, aperto sempre a nuove esperienze, ci piace coinvolgere le persone che incontriamo sul nostro lungo cammino: danzatori, musicisti, attori teatrali, ricercatori, semplici appassionati. Ovviamente scontata è la presenza dei nostri allievi del corso che ci seguono sempre con impegno ed entusiasmo.
Dal 2007 Opa Opa ha collaborato con l’Ambasciata di Grecia, Taverna Greca Egeo, Ristorante Symposion, Ristorante Grekos, Terpsichori, l’orchestra Evì Evàn, Meltemi Trio, Sigà Sigà, Spyros Greek Kantina e molti altri, organizzando eventi e presentando un repertorio di brani musicali e di danze appartenenti al genere rebètika e dimotikà.